La tecnica del mosaico è riscontrabile nei bellissimi tavoli esposti nella casa-museo di Palazzo Viti a Volterra. Qui tutto testimonia la storia del più celebre “viaggiatore dell’alabastro”. La diversità cromatica delle parti in alabastro è dovuta alla provenienza del minerale nel sottosuolo e non è apportata artificialmente. Ad esempio il grigio venato del Bardiglio si accosta all’ambrato dell’alabastro Agata e si staglia nettamente sul bianco della pietra Biancona. La scatola è tornita a mano con la “coppaia”. Si tratta di un tipico macchinario che ha sostituito il tornio a pertica.